Una peculiarità delle strade italiane è la pavimentazione nei centri storici. Quelli che voglio portare alla vostra attenzione sono soprattutto quelle pietre scure che caratterizzano le strade di Roma o Napoli (per lo più del centro-sud Italia). I percorsi dei stretti vicoli, così come le invitanti piazza, sono composti da ordinati blocchetti di leucitite, una roccia eruttiva tipica delle zone vulcaniche laziali. Questi blocchetti sono comunemente chiamati Sampietrini. Eh, già il nome ricorda molto San Pietro ed infatti è proprio da là che proviene il nome. In realtà la definizione “Sampietrino” si riferisce all’operaio che lavorava per la Basilica Vaticana. Si dice che le pessime condizioni dei percorsi fecero quasi ribaltare la carrozza che trasportava il papa! Fu dunque per ordine di Papa Sisto V nel il 1585 che si cominciò ad usare questi blocchetti. I lavoratori Sampietrini cominciarono così questo lavoro molto meticoloso di primo asfaltamento. Fu solo nel 1725 che il Monsignor Ludovico Sergardi, prefetto ed economo della Fabrica di San Pietro, decise di selciare l’intera piazza di San Pietro e quindi dare inizio ad un vero e proprio progetto di selciatura su più strade possibili. Non appena le strade si ricoprirono di questa pavimentazione armoniosa le persone utilizzarono il termine Sampietrino appunto per definire questo particolare blocchetto che ormai rendeva le strade più agevoli. Secondo il sito web http://www.sampietrino.it/selci/storia/ :
Montecompatri fu fondata, il 14 dicembre del 1890, la “Cooperativa dei Selciaroli di Alfedena”, operai specializzati giunti a Roma al tempo in cui la Capitale d’Italia espresse un enorme fabbisogno di manodopera specializzata per la pavimentazione stradale dei nuovi quartieri in costruzione.
La cooperativa sorse per volontà degli stessi selciaroli provenienti dal paesino abruzzese di Alfedena per lavorare alle cave di basalto site in località Laghetto all’altezza del ventesimo chilometro della via Casilina.
Lì si stabilirono e fondarono la frazione di Laghetto che oggi rappresenta il più importante centro industriale di Monte Compatri.
Oggi questi intriganti quadratini compongono e caratterizzano paesaggi in più parti d’Italia, specialmente nel centro e nel sud. Guardateli! Essi sembrano fare da cornice a quartieri che se anche pensati non sarebbero riusciti ad essere piu’ poetici!