Con questa domenica si da’ inizio all’Avvento. Questa ricorrenza religiosa ha origini pre-cristiane, infatti già nell’antica Roma l’avvento (adventus ossia la venuta) significava l’arrivo del dio nel suo tempio. Non si sa con certezza quando la cristianità adotta questa usanza si presume tra il VI e il VII secolo. L’Avvento annuncia l’arrivo di Cristo e inizia 4 domeniche prima del Natale, per ricordare questa festività ci sono delle corone contornate da 4 candele da accendere ogni domenica. Questo simbolo venne creato da un prete protestante tedesco, Johann Hinrich Wichern a metà dell’ottocento, per facilitare il ricordo di questa importante festività. L’usanza di questa corona dalle 4 candele si diffuse anche nel mondo cattolico solo dopo la seconda guerra mondiale. La corona è simbolo di eternità e le candele rappresentano la luce cioè Dio. Ogni candela ha un significato specifico, la prima candela è chiamata “del Profeta” come ricordo dell’arrivo del Messia. La seconda candela si chiama “Betlemme” come ricordo della città natale del Messia. La terza candela si chiama “dei Pastori” come ricordo dei primi che arrivarono ad adorare il Messia. La quarta candela si chiama “degli Angeli” come ricordo dei primi che annunciarono la nascita del Messia. Altri religiosi danno a queste candele altri significati come la pace, la speranza, la gioia e l’amore.
Sempre dalle tradizioni tedesche abbiamo il calendario dell’Avvento, esattamente in Baviera, dove si era creata l’abitudine di leggere, ogni giorno per 24 giorni, un breve verso della Bibbia tratto da una taschina di un semplice foglio. Ovviamente con il tempo e con le differenze di culture oggi ci sono molteplici versioni di questo calendario incluso quello dei dolci o regalini.
Che siano le candele, le scritture, i regalini o l’infinità di dolci, il mese di dicembre rappresenta un periodo di luce per eccellenza.