Non potete immaginare con quanto stupore sono venuta a sapere che nella città di Cincinnati, nello stato dell’Ohio, c’è una statua capitolina. Sì proprio la celebre statua simbolo di Roma: la Lupa che allatta i due gemelli fondatori della città eterna! Il perché di questo bizzarro fatto giace nella storia.
La città di Cincinnati prende il nome dal console e dittatore Lucio Quinzio Cincinnato. Questo leader politico romano visse nel quinto secolo avanti Cristo e venne ricordato per le sue coraggiose gesta per aver salvato l’esercito da un accerchiamento schiacciante.
Benito Mussolini, durante la sua dittatura voleva restaurare la grande potenza dei romani, nel 1932 regalò questa scultura di bronzo alla città americana come segno di gratitudine per il suo nome così importante. La statua è un’esatta replica di quella che è a Roma, ed è un’attrazione per i molti visitatori. Dopo aver fatto una piccola ricerca ho scoperto che la famosa “She Wolf” –la Lupa di Roma– è anche nello stato della Georgia. In questo stato del sud degli Stati Uniti d’America c’è una cittadina chiamata Rome. Ai piedi del municipio troneggia la stessa identica statua, anch’essa regalo di Mussolini nel 1929 per idolatrare l’omonima città.
Non bisogna attraversare l’oceano per trovare altre identiche copie di questa famosa statua che è a Roma ed è risalente al medioevo. Infatti un’altra replica antica si trova a Siena. Trovo importante la storia di questa perché ha un significato veramente profondo. Si narra infatti che furono i figli di Remo, Aschio e Senio, scappando via da Roma e dallo zio, portarono con loro la lupa capitolina sulle colline toscane. In seguito qui Senio fondò Siena e Aschio fondò il borgo di Asciano. I luoghi dove trovare la famigerata statua non si fermano qui. Ce ne sono una a Bucarest, una a Segovia e ovviamente a Parigi città gemellata da più di sessanta anni con Roma. La statua originale della Lupa di Roma è così famosa perché da subito ha rappresento la fondazione della città eterna. La data della creazione di questa statua è incerta ma come la conosciamo noi oggi con il rivestimento di bronzo fu lavorata nuovamente nel Rinascimento e dall’ora è stata posta nei musei capitolini dove ancora oggi, con fermezza risiede.