Avete avuto mai la fortuna di vedere i tradizionali carretti siciliani?
Io li trovo semplicemente spettacolari. Amo i colori e non ho mai visto nessun oggetto più vibrante di questi. I carretti siciliani sono ormai parte del folklore siciliano, ma anticamente avevano una funzione importante. Si diffusero in tutta la Sicilia nell’800 come mezzo di trasporto per i contadini che dovevano portare merci, soprattutto botti, legna e prodotti agricoli, ma alcune volte anche persone, in una regione poco collegata.
Le ruote così grandi davano la possibilità di passare anche su ciottoli e vie non battute, riducendo così il rischio di rompersi. Anche se non era di grandi dimensioni era comunque un mezzo di trasporto incredibilmente efficiente.
La sua costruzione richiedeva abilità che veniva tramandata da generazioni a generazioni e la caratteristica particolare era che quasi tutti i carretti venivano alla fine pitturati. Questa pittura rappresentava più cose. Infatti questa veniva applicata per meglio proteggere e rendere più duraturo il legno, ma alla fine divenne un modo per dimostrare la propria ricchezza. Più articolati erano i disegni più si ostentava la propria ricchezza. Le pitture ovviamente erano per lo più religiose, come porta fortuna e auspicio di ricevere protezione. Con il passare del tempo però i carretti diventarono ancora più ambulanti e i pittori con l’aiuto dei mercanti cambiarono il significato dei dipinti. Ecco che queste persone inventarono la prima forma di pubblicità. Infatti attraverso la pittura i commercianti non avevano più in rappresentanza le scene religiose, ma bensì storie che raffiguravano i propri prodotti. Le pitture divennero come locandine di pubblicità e servivano per attirare la clientela. Più il carretto era colorato e più dava idea di prosperità. Fu così che i mercanti cominciarono ad arredare i carretti con nastrini, campanelle, pennacchi e specchietti. Era impossibile non sapere che il carretto stesse passando!
I colori predominanti usati in queste meravigliose raffigurazioni sono il giallo, il rosso, il verde e il celeste, che sono i colori della passione, del sole, dello zolfo, delle arance e dei limoni, del cielo e del mare, ma anche della lava dell’Etna che feconda la terra di Sicilia.
Oggi i carretti non sono più in uso ma per fortuna sono considerati una vera opera d’arte e quindi conservati anche in musei.
Sappiamo che il grande pittore Renato Guttuso si ispirò molto ai carretti per creare le sue famose opere d’arte. Recentemente anche una famosa casa di moda italiana ha creato una coloratissima collezione di abbigliamento copiando le immagini di questi incredibili motivi.
I carretti siciliani sono delle vere e proprie opere storiche viaggianti, spero se non lo avete fatto di poterne vedere almeno uno nella vostra vita.
Rappresentazione di creatività, vitalità, ingegnosità e arte.
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La Macchia Mediterranea: un ecosistema in perfetto equilibrio. Presente in alcune parti d'Italia, questo speciale bilancio ecologico si trova anche in Marocco, Spagna, e sorprendente anche in California, Sudafrica, Cile e Australia ma con nomi diversi.
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Il Giglio!
Non solo un fiore ma un simbolo dal passato millenario. Dagli Assiri ai giorni di oggi, questo simbolo è sempre stato presente nella nostra vita.
Simboleggia purezza, innocenza, ma anche sovranità dato il suo busto così eretto.
Raffigura la città di Firenze, perché quando la città fu fondata sembrerebbe che questo fiore era molto presente nei campi intorno.
Usato ancora oggi come segno di regalità ed eccellenza.
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Vi siete mai fermati a riflettere sulla sedia, cioè avete mai pensato come questo mobile fosse stato nel passato?
Ho voluto dedicare una rubrica a questo importante accessorio, perché un artista me lo ha fatto vedere con occhi diversi.
Spero che troviate la storia della sedia interessante, così come l'ho trovata io!
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E per rimanere in tema di cibo, quasi sinonimo di festività natalizie, vi presento un breve racconto su uno dei dolci più famoso al mondo: il Tiramisù.
Tante, tantissime varietà di questa prelibatezza.
Ma a voi quale piace?
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