Una pianta che caratterizza la zona del Mediterraneo è senza dubbio l’olivo. Non so se avete mai avuto modo di osservare da vicino uno di questi alberi.
L’ olivo è un albero veramente unico!
Un particolare che mi ha sempre affascinata è il suo tronco, esso ha un’irregolarità incredibile. A guardarlo sembrerebbe che durante la sua crescita il fusto si sia ribellato alla legge della natura, la quale detta la ferrea regola alla più parte degli altri alberi, di crescere sempre e solo dritti. Questa ribellione dà al tronco una sua identità; nessun albero di olivo è uguale all’altro!
L’ olivo è un albero nobile e secolare che con il suo frutto dalla forma di gemme verdi e nere, incorona molte terre dell’Italia.
Su di esso ci sono tante storie millenarie tramandate da generazioni a generazioni fino ai nostri giorni. Si narra che nell’antica Grecia il frutto di questo albero, l’oliva, sia stato riconosciuto come un vero e proprio dono divino!
La mitologia ellenica racconta di come due dei, Poseidone dio del mare, e Artena la dea della pace e della Sapienza, si misero in competizione sui doni più utili da regalare agli uomini. Poseidone regalò una sorgente dalla quale vi apparve un cavallo, simbolo di forza e potenza e di grande aiuto per il trasporto, l’agricoltura e soprattutto per la guerra. Atena invece trasformò la sua lancia in un albero di olivo, simbolo di pace, combustibile e soprattutto fonte di cibo. Atena vinse la competizione e la nuova città prese il suo nome come segno di riconoscenza. Ancora oggi ad Atene crescono alberi di olivo tra le sue meravigliose rovine.
Un’altra leggenda, questa volta romana, racconta di come gli antichi romani utilizzarono il legno d’olivo per la costruzione della croce di Cristo. L’albero assalito dal dolore e dal dispiacere cominciò a contorcersi e mai più trovò pace. A contraddizione di questa leggenda campagnola non dimentichiamo che l’olivo esisteva già con la sua forma particolare molto prima dell’arrivo di Cristo.
Tra le ultime leggende che conosco c’è quella che narra di come l’olivo risalirebbe al primo uomo e che il primo olivo fosse infatti cresciuto sulla tomba di Adamo.
Il frutto di questo maestoso albero, da Omero definito “oro liquido”, non solo ha accompagnato la storia dell’uomo, ma continua generosamente a fornirci l’ingrediente che è alla base della cucina italiana. L ’olivo è un albero protetto in Italia e nel Mediterraneo, e rimarrà per sempre un albero che con i suoi sinuosi intrecci, da vero protagonista, sarà sempre al centro dell’attenzione degli uomini e per sempre il mio preferito.