Tra i tanti personaggi storici italiani, tra scienziati, ingegneri, scrittori, musicisti è molto conosciuto anche Giacomo Casanova…sì quel Casanova!
Perché il nome di questo uomo è divenuto sinonimo di conquistatore di donne?
Prima di tutto il periodo storico in cui Giacomo Girolamo nacque era in pieno rococò e lo stile di vita dell’epoca era molto provocatorio e sensuale, l’audace scrittore ne cavalcò egregiamente l’onda. Secondo fattore secondo me importante è il luogo, Venezia. Casanova ebbe le combinazioni perfette per creare una vera leggenda sul modo di amare. La sua vita personale lo portò a viaggiare in vari punti dell’Italia e d’Europa. Studiando la sua vita quasi verrebbe in mente di pensare di usare il suo nome non solo per adulatore maniacale, ma anche come viaggiatore cronico!
Studiò legge a Padova, visse per un breve periodo in Calabria, viaggiò a Napoli, Roma e Ancona. Ovunque andò creò problemi. Nella sua seconda visita nelle Marche ebbe la sua prima storia controversa. Si innamorò infatti di un cantante castrato, Bellino, che in realtà si trattava di una donna dalla quale ebbe il primo figlio- illegittimo- Cesarino Lanti.
Ritornò a vivere a Venezia, dove per sopravvivere suonò il violino. Entrò nelle grazie di un nobile al quale aveva salvato la vita, e da quel momento Casanova cambiò il suo stile di vita diventando un mantenuto del nobile e cominciando a frequentare I salotti più ricchi di Venezia. In questo periodo Giacomo cominciò ad avere la fama del conquistatore di donne, inimicandosi alcuni potenti. Gli Inquisitori dello Stato cominciarono a cercarlo quindi dovette scappare da Venezia.
Andò a Parigi, Milano, Lione. Tornò a Venezia ma continuò a viaggiare a Dresda, Praga e Vienna. Venne infine arrestato nei Piombi, senza un vero capo d’accusa. Con la complicità di alcune guardie riuscì a scappare di prigione dopo pochi anni e si rifugiò a Bolzano e poi a Monaco di Baviera, Augusta e Strasburgo. Decise di tornare a Parigi dove aveva appoggi. Visse in quel periodo una vita caotica, e per lo più si fece mantenere dalle sue nobili amanti. Pellegrinò molto nei Paesi Bassi, poi in Svizzera per poi tornare in Italia, a Genova, Firenze e infine Roma dove riunì per un breve periodo con il fratello Giovanni, pittore. Tornò a Parigi, ma quando la sua facoltosa amante troncò la loro relazione si traferì a Londra. Nella capitale londinese venne respinto da una ragazza e lui non poté accettare tale rifiuto. Arrivò quasi a suicidarsi, ma alla fine decise di andarsene a Berlino. Fece le sue interessanti conoscenze, ma capì che doveva proseguire, quindi raggiunse San Pietroburgo e poi Mosca. In Russia Casanova annovera tra le sue conquiste anche Caterina II. Il suo giro per le capitali non si fermò là. Egli raggiunse infatti anche la Polonia, dove per una lite per una ballerina di fama fu sfidato a un duello di pistola. Ne uscì ferito, ma con onore. Tornò a Vienna, ma venne espulso, andò a Parigi ma anche là fu cacciato via, andò quindi in Spagna ma anche qui non fu ben venuto e incarcerato per motivi superflui. Lasciò la Spagna e rifugiò in Provenza dove si ammalò. Appena si riprese, grazie alle assistenze di una sua vecchia amante, tornò in visita a Roma, Napoli, Bologna e Trieste. Dopo 18 anni di lungo pellegrinaggio tornò nella sua amata Venezia.
Pubblicò molte opere, e memorie. In queste sue memorie, Histoire de ma vie, c’è un lungo elenco di nomi di personaggi famosi e di donne che lui ha conosciuto durante la sua tumultuosa vita. Alcuni di questi personaggi furono: Voltaire, Mozart, Rousseau, I papi e molti altri. Non si sa quante di queste sue avventure amorose siano vere e quante invece romanzate su storie realmente accadute. Un fatto certo però c’è: se si dubita che Casanova non sia stato un grande amante si può ammettere, ma bisogna riconoscerli il fatto che sia stato sicuramente un grande romanziere facendo conoscere al mondo intero, in un modo o nell’altro, la sua fama.