Pur essendo privi di ogni armonia i burattini riuscivano sempre a catturare la mia attenzione. D’estate mi capitava spesso di inceppare in un piccolo teatrino creato con qualche pezzo di cartone che presentava strane figure, fluide, ma allo stesso tempo rigide, quasi senza un corpo, ma dalle storie semplici e divertenti.
I burattini sono pupazzi creati con stoffe, pezze e hanno quasi sempre una testa di legno o altro materiale che lo rende più fermo, e le braccia. Questi prendono vita grazie all’abilità del burattinaio che lo fa muovere attraverso la sua mano e la sua voce.
Si pensa che il nome burattino derivi proprio dalla stoffa buratto che veniva usata per le prima creazioni. Questa stoffa, povera, veniva usata dai mastri fornai per la farina. Non a caso i burattini hanno una discendenza povera e popolana. I burattini vennero ideati come caricature per prendere in giro personaggi e problematiche dell’epoca. Si pensi abbiano origini lunghe fino al X secolo, ma in realtà sono figli di altri pupazzi di legno le marionette. Queste a differenza dei burattini sono fatti interamente di legno e prendono vita attraverso la maestria dei marionettisti che con destrezza tirano fili rendendo i movimenti di questi pupazzi quasi reali.
Non si hanno date certe dell’invenzione delle marionette, ma di certo si può dire che nascono con la stessa idea della bambola, del teatro, della Maschera. Un bisogno di comunicare, giocare o intrattenere attraverso oggetti.
Già nell’antica Grecia si hanno forme di marionette, descritte appunto in alcune opere. Diffuse nell’Impero Romano e poi controllate dalla chiesa nel medioevo, queste assunsero un ruolo importante nelle corti perché usate dai giullari.
Difficile dire da dove derivi il nome di Marionette, ma si pensi sia legato ad un fatto religioso legato ad un’origine veneziana. Nel X secolo, a Venezia si consumava la festa delle “Marie”, dove dodici giovani ragazze venivano riccamente vestite e portate in processione per la città. Con il tempo queste dodici ragazze vennero sostitute da dodici grandi “Marie di Legno”, dette Marione, che poi i giocattolai riprodussero in proporzioni più piccole per far divertire i bambini.
Tra i più famosi teatri delle marionette c’è il teatro dei Pupi siciliani.
Questa opera nasce nel XIX secolo ed è stata nominata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità -UNESCO- nel 2008. Le due principali scuole siciliane sono di Palermo e Catania e ciò che le differenziava erano le dimensioni (più piccoli i primi e più grandi I secondi) e le forme delle marionette, quindi le tecniche di funzionamento e la varietà delle scene, che comunque anche se per lo più medioevali, sempre rigorosamente molto colorate.
Non posso concludere però senza menzionare il re dei burattini il più famoso d’Italia: Pulcinella e quindi dell’importanza del teatro napoletano che per gran parte del XIX secolo ha dominato la scena di questa arte.
Sia che preferiate i burattini o le marionette, bisogna riconoscere che questa è una vera e propria arte, una rappresentazione della grande tradizione italiana contornata da creatività, colori e originalità.
Burattini e Marionette

This error message is only visible to WordPress admins
There has been a problem with your Instagram Feed.