Un giorno accompagnando mio figlio a scuola abbiamo iniziato una conversazione sull’origine della lettera X.
Sì, lo ammetto, affrontiamo sempre discorsi divertenti…
Istintivamente ho classificato la radice di questa lettera alla Grecia, dal momento che nel linguaggio Latino le lettere straniere derivano dal greco. Mio figlio giustamente mi ha ricordato che nell’antichità la X veniva usata anche come numero (per indicare il 10 ed ancora in uso in alcuni orologi). Sono giorni perciò che mi domando come sia arrivata a noi questa interessante composizione di line incrociate. Quello che ho scoperto non è molto, ma è sicuramente interessante. Come sospettavo la lettera X deriva dal Greco e quando venne adottata dai romani mantenne quel suo suono di KS, che eventualmente mutò nella forma di due s: SS (Alexander-Alessandro). Quando arrivò l’invenzione del tempo la X venne usata come numero dieci dai romani, per via della sua forma di due V posizionate alla rovescia. La lettera V aveva valore di cinque e quindi due V V opposte e attaccate creavano il doppio, quindi dieci. Mettendo un trattino sopra la lettera il valore diventava diecimila.
Ma la lettera X ha anche altri significati. Sappiamo che nel medioevo la lettere venivano sigillate con una “x” e anche chi non sapeva scrivere firmava con una ‘x’, ciò è rimasto ancora in uso nei nostri giorni quando dobbiamo firmare spesso affianco c’è questo segno ‘x’.
Nell’epigrafia la lettera X indica Christus e questo significato, forse ha contribuito alla diffusione della x nelle missive. L’elenco continua: in genetica indica uno dei due cromosomi, nella matematica vuol dire incognita, in fisica viene usata per indicare le radiazioni.
Ho scoperto inoltre che anche nella simbologia della filosofia queste intriganti line hanno un significato molto profondo. La definizione di spazio veniva descritta con X ed eventualmente questa lettera cambiò diventando una croce. Le croci erano molto note nelle menti mistiche orientali, poi arrivarono in occidente e assunsero ulteriore significato.
L’esoterista francese Eliphas Levi nell’ottocento scrisse che: “Il quaternario è il numero della croce … la croce non è il punto di incontro di due linee, ma il punto di partenza di quattro linee infinite, il cui centro è l’immensità … la X è il mistero dei misteri, la forza delle forze, la luce della luce, la gloria delle glorie … Al centro della croce fiorisce la rosa mistica, la rosa della luce, il fiore della vita e dell’amore, i cui petali disposti con ordine rappresentano i cuori degli eletti nella loro gerarchia”.
Decisamente una lettera tra le più importanti anche se ultima nel nostro alfabeto!
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